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Un lavoro intenso e corale, che si fonda su una rete solida di enti, con Parsec come capofila e la partecipazione attiva di Il Cammino, Magliana 80, Associazione Ora d’Aria, Casa dei Diritti Sociali e la Cooperativa Roma Solidarietà/Caritas Roma. La rete pone al centro delle sue attività lo sportello di ascolto, orientamento e supporto in favore di persone vittime di tratta e di ogni forma di sfruttamento con sede in via Galilei 15; l’accoglienza in co-housing di 4 donne transgender, gli interventi di inclusione volti a favorire l’autonomia lavorativa e abitativa.
Nel corso degli ultimi mesi, è emerso con forza il tema dello sfruttamento lavorativo, che riguarda in particolare persone migranti impiegate in settori come agricoltura, edilizia, logistica e ristorazione. Molti di loro si trovano intrappolati in dinamiche di caporalato, false promesse di regolarizzazione e condizioni lavorative degradanti. Non si tratta solo di precarietà: si tratta di vere e proprie violazioni della dignità umana.
Lo sfruttamento sessuale, invece, colpisce soprattutto donne – cisgender e transgender – provenienti da diversi contesti geografici, ma accomunate da percorsi di isolamento, coercizione e violenza. La prostituzione indoor, oggi facilitata da strumenti digitali e criptovalute, rende le vittime ancora più invisibili, ma non meno vulnerabili. È una sfida che richiede nuove competenze, tecnologie adeguate e una stretta collaborazione tra istituzioni, servizi sociali e forze dell’ordine.
Chi arriva al servizio Roxanne e Oltre porta con sé storie complesse e dolorose. Persone provenienti da diversi Paesi – tra cui Pakistan, Nigeria, Marocco, Tunisia, Bangladesh, Brasile e Costa d’Avorio – spesso giovani, ma non solo. Accanto alle esperienze di sfruttamento, emergono fragilità profonde: traumi psicologici legati a violenze vissute durante la migrazione, dipendenze indotte o aggravate dagli stessi sfruttatori, violenza di genere come elemento trasversale e persistente.
Il progetto adotta un modello sistemico-relazionale, che mette al centro la persona in tutte le sue dimensioni: emotiva, sociale, sanitaria e lavorativa. I servizi offerti – Sportello, Co-housing per quattro donne transgender, Inclusione socio-lavorativa e abitativa – lavorano in sinergia, garantendo una presa in carico continua, rispettosa e flessibile. È proprio questa connessione tra i servizi che consente di accompagnare concretamente le persone in un percorso di fuoriuscita dallo sfruttamento e di costruzione di una nuova autonomia.
All’interno di questa cornice ampia e integrata, la Cooperativa Roma Solidarietà – ente gestore di Caritas Roma – riveste un ruolo strategico e operativo, contribuendo con un’équipe dedicata a più livelli dell’intervento:
● 2 operatori impegnati nelle scuole per promuovere campagne di sensibilizzazione e prevenzione antitratta, contribuendo alla costruzione di una coscienza critica tra le giovani generazioni;
● 2 operatori dedicati all’inclusione lavorativa e abitativa, che accompagnano le persone nei percorsi di autonomia reale e sostenibile;
● 1 operatrice referente per la scuola di italiano, il cui impegno rappresenta una leva importante per la valorizzazione, comprensione e l’integrazione linguistica, culturale e sociale delle persone prese in carico;
● 1 servizio di mediazione culturale, attivabile al bisogno.
Queste azioni si inseriscono in un disegno più ampio, che considera la formazione, il lavoro e l’abitare come pilastri fondamentali della dignità.
Il futuro del progetto guarda alla formazione continua degli operatori, al rafforzamento della prevenzione nei contesti digitali e all’ampliamento delle opportunità di inserimento lavorativo e abitativo. È una sfida che richiede energia, ascolto e visione, ma soprattutto la capacità di credere, ogni giorno, che un’alternativa sia possibile.
 Caritas di Roma
 Caritas di Roma